Il gruppo elettrogeno è un generatore con un motore a combustione interna alimentato da combustibili quali benzina, gasolio, metano e gas di petrolio liquefatto.
I gruppi elettrogeni possono essere utilizzati per alimentazione ordinaria, quando non è possibile allacciarsi alla rete pubblica, in situazioni di emergenza, per la produzione di energia ausiliaria, di riserva, di sicurezza.
L’energia elettrica prodotta è sottoposta ad accisa, recuperabile sia che la tua azienda utilizzi un gruppo elettrogeno ordinario, sia un gruppo elettrogeno di emergenza.

Gruppi elettrogeni, tipologie ed usi: a quale affidarsi?

Vi sono diverse tipologie di gruppo elettrogeno, distinguibili in base a:

  1. Collegamento con la rete:
  • in alternativa alla rete
  • in parallelo, in isola, quindi completa indipendenza
  • in funzionamento misto
  1. Mobilità:
  • trasportabile: è in grado di produrre potenza fino a 6kvA con produzione di energia elettrica monofase o trifase; è adatto quindi per utilizzi limitati.
  • carrellato: garantisce potenze elettriche superiori e risulta più ingombrante rispetto al gruppo elettrogeno trasportabile; viene utilizzato quando ve ne è necessità per un periodo mediamente lungo, all’interno di un cantiere o in condizioni di emergenza.
  • fisso: raggiunge le maggiori potenze di produzione di energia elettrica – >1000 kvA – ; viene posizionato all’interno di strutture fisse o container attrezzati; è destinato soprattutto ad essere utilizzato per eventi temporanei o per la sicurezza, in caso di emergenza e distacco dell’energia elettrica sulla rete.
  1. Motore endotermico associato:
  • motori a scoppio, alimentati a benzina
  • diesel, alimentati a gasolio
  • turbine a gas
  1. Generatore:
  • sincrono
  • asincrono
  • dinamo

energia-elettrica-gruppi-elettrogeni-di-emergenzaL’importanza dei gruppi elettrogeni di emergenza per aziende

I gruppi elettrogeni di emergenza si attivano quando si interrompe l’alimentazione, la quale deve essere fornita per una durata sufficiente al tipo di servizio.
Il gruppo elettrogeno è idoneo per i servizi di sicurezza ed emergenza solo se riesce a garantire un’interruzione media tra 0,5 e 15 secondi o lunga, superiore a 15 secondi.
I gruppi elettrogeni possono essere utilizzati per due diverse tipologie di servizio:

  1. Servizio continuo: sono impiegati per la produzione di energia elettrica dove non vi è rete pubblica di distribuzione;
  2. Servizio di emergenza: sono impiegati per sopperire alle interruzioni di energia che si possono verificare nella rete pubblica di distribuzione, in situazioni in cui si possono creare gravi danni materiali, finanziari o a persone.

Una condizione importante nella scelta del gruppo elettrogeno per aziende è la potenza nominale, espressa in Kwa. Il relativo valore numerico, riportato sulla targa, rappresenta la potenza massima che il generatore può erogare a determinate condizioni ambientali. Questo valore è definito PRP – Prime Power –  ISO8528.

Installazione gruppi elettrogeni ed autorizzazioni obbligatorie

L’utilizzo del gruppo elettrogeno deve essere comunicato anche alla Società distributrice di energia elettrica della zona di riferimento.

Nel caso di gruppi elettrogeni di emergenza bisogna inviare una comunicazione con indicazioni sull’installazione dei generatori per evitare l’utilizzo in parallelo con la rete pubblica.

In alcuni casi è necessario richiedere l’autorizzazione all’UTF – Ufficio Tecnico della Finanza – cioè una licenza che autorizzi la produzione di energia elettrica.

Questa autorizzazione è finalizzata al pagamento dell’imposta sull’energia elettrica prodotta e differisce in base al fatto che il gruppo elettrogeno sia per emergenza o ordinario.

Come e quando avviene la denuncia dei gruppi elettrogeni?

Per i gruppi elettrogeni di emergenza la denuncia di officina elettrica va effettuata per potenze superiori a 200KW, tranne per quelli alimentati a gas biologico; per i gruppi elettrogeni ordinari la denuncia va presentata per potenze superiori a 1 Kw, tranne per quelli alimentati a metano biologico – a prescindere dalla potenza – e quelli alimentati da fonti rinnovabili, tra cui energia solare, eolica, idroelettrica, etc.

Dalla denuncia sono esclusi i gruppi elettrogeni utilizzati dalle Forze Armate dello Stato e nei casi in cui l’energia elettrica sia utilizzata per aeromobili, autoveicoli, navi o come materia prima nei processi industriali elettrochimici, elettrometallurgici e elettrosiderurgici.

Va inoltre avvertita la Provincia in merito all’utilizzo dei gruppi elettrogeni, visto che rilasciano sostanze generate con la combustione, provocando inquinamento atmosferico, quindi bisogna richiedere l’autorizzazione all’installazione e all’emissione di sostanze inquinanti .

Rimborso fino a 0,61 euro: ecco come recuperare l’accisa per gruppi elettrogeni

È possibile ottenere un rimborso accise sul gasolio consumato per la produzione di energia elettrica, secondo un coefficiente stabilito dall’UTF, in relazione alla quantità di energia prodotta.
Se utilizzi uno o più gruppi elettrogeni puoi usufruire delle agevolazioni fiscali.
Una volta installato il misuratore che permette di controllare quanta energia è stata consumata e dopo un sopralluogo da parte dei funzionari addetti, provvederemo a presentare istanza di rimborso all’Agenzia delle Dogane.
Ti aiutiamo a recuperare fino a 0,61 euro per ogni litro di gasolio consumato, occupandoci di tutta la parte burocratica.

[contact-form-7 id=”6078″ title=”Modulo di contatto blog”]

Categorie

Articoli correlati